Questo è il primo sepolcro realizzato per la parrocchia di Cavi Borgo nel 2012.
Questo è lo scritto Realizzato da mio figlio Fabrizio e da me ed ha accompagnato questo sepolcro e il sepolcro del 2014 postato in precedenza.
I calzari di Nostro Signore Gesù Cristo
segnano davanti a noi il cammino terreno sul selciato della strada che porta a
Dio. Usurati dai mille passi di colui a cui, come disse San Giovanni Battista,
non siamo degni di allacciarli, marcano le orme della via in Cristo. Sul nostro
percorso, con la forza purificatrice del battesimo, si apre il cammino segnato
dalla passione e dalla sofferenza del Dio sceso fra noi per poterci guidare nel
mondo e liberaci. Dolore che l’uomo gli ha inflitto frustandolo, deridendolo
con la corona di spine e perforando la sua carne con i chiodi fino a macchiarci
del sangue raccolto dalle candide lenzuola usate per pulire il suo corpo.
Da questa vita interrotta nell’ulivo
tagliato, rinasce la vera vita e la vera pace che con la sua morte Gesù ci
vuole portare tramite ciò che ci ha lasciato di lui: il suo sangue come vino e
il suo corpo come pane, cibo e bevanda su cui è basata la vita che diventa in
Dio quando accettiamo il suo corpo nei nostri.
Gli stessi corpi che dobbiamo purificare con
gli oli profumati della preghiera, affinché le nostre anime possano dissetare
il Cristo morente.
Una volta risorto, il Signore porge agli
uomini il suo sudario bianco come segno della salvezza, e a noi rimane la penna
delle ali dell’Angelo che ha atteso le donne per svelare la meraviglia della
risurrezione. Piuma che ci dona come arma della scrittura necessaria alla
testimonianza di ciò che è detto da Dio: il verbo guida del cammino dei popoli
nella storia.
Sulla croce del sacrificio, rimane la lancia con
cui fu trafitto il costato del Salvatore. Simbolo del passaggio alla verità che
ci ha palesato il Dio fatto carne, con sangue e acqua che scaturiscono dal
Cuore di Gesù, come sorgente di misericordia, in cui dobbiamo confidare e
riconoscere il siero della vita che ritorna in noi.
«Per questo anche Iddio lo esaltò e gli donò
il Nome che è sopra ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni
ginocchio delle creature celesti, terrestri e sotterranee, ed ogni lingua
confessi che Cristo Gesù è il Signore, a gloria di Dio Padre».
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