Di Maria Cristina Rumi

Di Maria Cristina Rumi

martedì 3 giugno 2014

Primo Sepolcro

Questo è il primo sepolcro realizzato per la parrocchia di Cavi Borgo nel 2012.

Questo è lo scritto Realizzato da mio figlio Fabrizio e da me ed ha accompagnato questo sepolcro e il sepolcro del  2014 postato in precedenza.




I calzari di Nostro Signore Gesù Cristo segnano davanti a noi il cammino terreno sul selciato della strada che porta a Dio. Usurati dai mille passi di colui a cui, come disse San Giovanni Battista, non siamo degni di allacciarli, marcano le orme della via in Cristo. Sul nostro percorso, con la forza purificatrice del battesimo, si apre il cammino segnato dalla passione e dalla sofferenza del Dio sceso fra noi per poterci guidare nel mondo e liberaci. Dolore che l’uomo gli ha inflitto frustandolo, deridendolo con la corona di spine e perforando la sua carne con i chiodi fino a macchiarci del sangue raccolto dalle candide lenzuola usate per pulire il suo corpo.
Da questa vita interrotta nell’ulivo tagliato, rinasce la vera vita e la vera pace che con la sua morte Gesù ci vuole portare tramite ciò che ci ha lasciato di lui: il suo sangue come vino e il suo corpo come pane, cibo e bevanda su cui è basata la vita che diventa in Dio quando accettiamo il suo corpo nei nostri.
Gli stessi corpi che dobbiamo purificare con gli oli profumati della preghiera, affinché le nostre anime possano dissetare il Cristo morente.
Una volta risorto, il Signore porge agli uomini il suo sudario bianco come segno della salvezza, e a noi rimane la penna delle ali dell’Angelo che ha atteso le donne per svelare la meraviglia della risurrezione. Piuma che ci dona come arma della scrittura necessaria alla testimonianza di ciò che è detto da Dio: il verbo guida del cammino dei popoli nella storia.
Sulla croce del sacrificio, rimane la lancia con cui fu trafitto il costato del Salvatore. Simbolo del passaggio alla verità che ci ha palesato il Dio fatto carne, con sangue e acqua che scaturiscono dal Cuore di Gesù, come sorgente di misericordia, in cui dobbiamo confidare e riconoscere il siero della vita che ritorna in noi.
«Per questo anche Iddio lo esaltò e gli donò il Nome che è sopra ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, terrestri e sotterranee, ed ogni lingua confessi che Cristo Gesù è il Signore, a gloria di Dio Padre».






Nessun commento:

Posta un commento